Addestratore, educatore... istruttore?
Al fianco di ogni proprietario dovrebbe esserci un professionista che aiuta il binomio a comprendersi, a vivere nella maniera più serena possibile la loro amicizia e che possa essere il tramite per una corretta ed efficace comunicazione.
Oggi in Italia il numero di professionisti e presunti tali è così cresciuto che per il proprietario è difficile orientarsi nella giungla di educatori, addestratori o istruttori (o professioni simili eo complementari) per cercare la figura di riferimento più adatta al proprio percorso personale. Guardiamo un pochino a questi ruoli, cerchiamo di capire che cosa bisogna aspettarsi, ricercare e avere cura di osservare.
Prima di tutto deve essere una persona che abbia una valida formazione alle spalle e una buonissima esperienza fatta sul campo con i propri cani prima che con quelli dei clienti. Non possiamo pensare che una persona che non ha provato in prima persona l’esperienza che si propone di insegnare possa essere valida in questa professione, un istruttore che non ha un cane o non ne ha mai avuti non avrà molto da offrire ai suoi clienti.

Chiunque, legalmente, al momento può esercitare questa professione, non esiste un “albo” o una formazione “ufficiale” obbligatoria per poter diventare Educatore o istruttore cinofilo e lavorare con i cani dei clienti.
Ci sono però molti enti, associazioni e società che promuovono e organizzano corsi per formare educatori, istruttori, addestratori e tra questi possiamo citare per esempio ENCI, che è l’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, riconosciuto a livello ministeriale; o CSEN, che è il Centro Sportivo Educativo Nazionale (chiaramente settore cinofilia), riconosciuto dal CONI; solo per fare alcuni esempi.
Cosa significa però Addestrare, Educare o Istruire? Sono sinonimi?
Dall’etimologia della parola:
Addestrare, rendere capace: mira a rendere il soggetto preparato.
Educare: tirare fuori, far venire alla luce (ex-ducere)
Istruire: costruire, preparare.
E’ chiaro già dalle etimologie delle parole quanto e come sia diverso l’atteggiamento nei confronti del soggetto in queste tre figure.
Quando parliamo di educare ci riferiamo a qualcosa che già è del soggetto e viene “portato alla luce, fatto emergere” quindi parlando del cane ci riferiamo alla figura di Educatore nel caso dell’educazione di base e nei primi percorsi di approccio agli insegnamenti per il binomio o nel lavoro fatto con un cucciolo; perché si tratta di lavorare insieme al binomio su comportamenti già esistenti e già conosciuti. Talvolta l’educatore si occupa anche della correzione di comportamenti indesiderati, cercando di indurre il cane ad esibire comportamenti corretti per il contesto.

Invece parliamo di Istruttore (e nel termine un pochino più desueto, Addestratore) quando l’attività svolta è quella di insegnare azioni e comportamenti che il cane non conosce, che quindi sono nuovi per lui, come esercizi di attività sportive o comportamenti complessi dell’educazione avanzata.
Il termine Addestratore di solito (ma non necessariamente) si usa per indicare chi utilizza il “metodo classico”: un addestramento che ha una base formativa meno moderna. I percorsi generalmente iniziano tutti da una solida educazione di base che pone le fondamenta dell’attività educativa futura, si basa sulla formazione di un legame intenso all’interno del binomio e di una comprensione del linguaggio della specie canina.
Un bravo educatore aiuta il proprietario a diventare “autonomo” nella gestione ed educazione del proprio cane, fornisce gli strumenti per comprendere le motivazione alla base dei comportamenti e per correggere quelli indesiderati e motivare quelli corretti, si pone l’obiettivo di rendere la convivenza pacifica, serena e appagante per entrambi.