La convivenza e l’interazione tra i cani
Un argomento sempre molto sentito quando si parla di cani è la relazione tra cospecifici, sia per chi ha più cani che vivono nella stessa casa ma anche per chi esce ed incontra continuamente altri cani durante le passeggiate.I cuccioli che sono stati ben allevati e che sono nati in una situazione corretta dal punto di vista etologico possiedono già il miglior bagaglio comunicativo e di relazione intraspecifica possibile: giocando con i fratelli ed interagendo con la mamma (ma anche con eventuali altri adulti equilibrati) fino al compimento, almeno, dei due mesi hanno imparato tutto quello di cui avevano bisogno per una comunicazione efficace con gli altri cani. Quando arrivano a casa sono già competenti e hanno solo bisogno che si continui con corrette e piacevoli interazioni evitando traumi o esperienze negative che possano spaventarlo.

Come?
Prima di tutto non esponiamo il cucciolo all’interazione con qualunque cane si incontri, guardiamo prima come si comportano, qual’è l’atteggiamento di entrambi, perché molto spesso le interazioni al guinzaglio non sono consigliabili.
La ragione è semplice, ed è sia emotiva che meccanica. Prima di tutto attraverso il guinzaglio si trasmettono molte emozioni che partono dall’essere umano e arrivano all’animale, non sempre positive (come ansia, paura, timore, eccitazione o agitazione), quindi il cane già non è in uno stato emotivo neutro rispetto all’incontro, poi il guinzaglio (che sia legato ad un collare o ad una pettorina) non permette al cane la libertà fisica e motoria necessaria per rendere efficace la sua comunicazione con l’altro cane. Immaginiamo di dover comunicare con un altro essere umano che non conosciamo parlando attraverso un vetro, le nostre parole arriverebbero forse alterate, dovremmo probabilmente alzare molto il tono della voce, gesticolare e forse non capiremmo cosa ci dice la persona di là dal vetro: le stesse difficoltà le incontrano i cani costretti a conoscersi ed interagire quando sono legati. Inoltre il guinzaglio può rimanere incastrato tra i cani, per esempio tra le zampe (magari facendo loro del male), questo potrebbe provocare dolore e scatenare quindi una reazione, che sarebbe diretta verso l’altro cane e non verso il guinzaglio. Moltissime liti tra cani avvengono proprio quando i cani sono legati al guinzaglio, impossibilitati a muoversi in libertà e a sottrarsi, quando e se lo desiderano, alle attenzioni dell’altro cane.
Quando stiamo passeggiando e l’animale è legato la cosa migliore è insegnargli a non andare dagli altri cani e continuare a camminare: troviamo, però, delle occasioni per dare loro la possibilità di fare esperienza. Se decidiamo di lasciare il cane libero di stare con altri cani non dobbiamo essere parte dell’interazione, cerchiamo di rimanere attenti spettatori della situazione, impariamo a leggere tutti i segnali di comunicazione, gli atteggiamenti e le posture ma non interveniamo se non è strettamente necessario.

Nel caso in cui il cane venga da noi per richiedere in qualche modo una rassicurazione, concediamola con piacere, facciamolo sentire sicuro ricordandoci che noi dobbiamo essere la base sicura da cui tornare quando si sentono in difficoltà. Questo non significa consolare il cane o intervenire, ma farlo semplicemente sentire più tranquillo e rassicurarlo sia sulla nostra presenza che sulla possibilità di trovare da noi una pausa da quello che sta succedendo.
Nel caso di cani adulti le regole in generale non cambiano, dobbiamo solo fare più attenzione perché mentre nei confronti di un cucciolo gli altri cani sono generalmente più pazienti, più tolleranti e quasi mai “competitivi” con un coetaneo le situazioni possono essere più complesse. Generalmente gli incontri tra sessi opposti sono leggermente più semplici ma non è una regola fissa, prestiamo sempre molta attenzione a come si relazionano. Ci sono razze che, per selezione e per genetica, sono più sociali e socievoli ma ci sono singoli soggetti che, pur appartenendo a queste, possono essere meno attratti ed interessati agli altri o addirittura aggressivi. Cerchiamo di essere rispettosi verso tutti e non lasciamo che il nostro cane, per quanto tranquillo sia nelle interazioni, vada incontro a tutti i cani che vede. Insegniamo soprattutto ai nostri animali a non avvicinarsi ai cancelli, alle reti e alle ringhiere delle proprietà private, cerchiamo di ottenere che in queste occasioni ci seguano senza problemi, alcuni soggetti all’interno della propria casa e del proprio giardino diventano molto meno predisposti all’interazione, perché scattano alcuni meccanismi (di difesa e protezione dei propri spazi) che potrebbero sfociare in aggressività arrivando anche a mordere attraverso la stessa rete.