Un cane in allevamento costa troppo!
C’è molta confusione su questo argomento, cerchiamo di fare chiarezza su cosa significhi davvero comprare un cane in allevamento, perché spesso le persone pensano di pagare un cucciolo, di comprare un essere vivente ma non è realmente così.
Quando andiamo da un allevatore e acquistiamo un cane stiamo in realtà pagando tutto il lavoro che c’è dietro, stiamo pagando la professionalità di chi ci sta affidando il frutto del proprio studio, della fatica e delle risorse messe in campo.
Proviamo a spiegare cosa c’è dietro ad un cucciolo.
Iniziamo dal principio. Un allevatore investe su una femmina, nella maggior parte dei casi scelta da cucciola, quindi un cane promettente ma non una certezza. No, questo non è nemmeno davvero l’inizio, perché tutto parte ancora prima: un appassionato che studia una razza, impara a conoscerla e compra il primo soggetto, con questo cane inizia le prime esperienze magari sportive, espositive o lavorative e investe soldi, tempo e a volte sacrifica molto, fa tutto il possibile per crescere.
Con il tempo si confronta con altri appassionati, conosce allevatori e magari, nel caso di razze di origine straniera, viaggia “in patria” per andare a conoscere altri allevatori, appassionati, a vedere altri cani.
Tutte queste esperienze danno modo di creare un bagaglio di conoscenza molto ricco ed ampio ma allo stesso tempo sono molto, molto costose e richiedono tantissimo tempo, tanto studio e molto impegno.

Torniamo alla nostra femmina presa in considerazione, che nel frattempo è cresciuta (mantenuta con cura dal suo proprietario, quindi si deve fare un calcolo del mantenimento) e possiamo iniziare i test di screening per valutare le malattie ereditarie: test genetici specifici della razza, per un costo che supera abbondantemente i 200€ a cui si aggiungono le lastre ufficiali di anche e gomiti per altri 300€, c’è poi il deposito del DNA per 40€.
Se il cane ha seguito un percorso espositivo bisogna calcolare anche la spesa di questi traguardi, dalle iscrizioni agli eventi, ai soldi spesi per esempio per la cura del pelo, o la spesa sostenuta per pagare un handler nel caso venga esposta da altri. Se è un cane sportivo o che ottiene brevetti di lavoro sono state investite molte risorse, sia economiche che di impegno. Capirete quindi che un conto è un cane che rimane in box o in allevamento a non fare nulla, altro è un cane su cui si è investito molto (non solo per comprarlo).
Se la femmina risulta idonea alla riproduzione dopo tutti i test si può procedere con altri controlli o per esempio vaccinazioni (come quella per l’herpes) in vista dell’accoppiamento. Il proprietario della femmina a questo punto, in base a tutte le sue conoscenze e a tutto lo studio fin qui maturato, cerca un maschio compatibile e che compensi questa femmina.
Qui sta il grande lavoro di un allevatore: tutti possono fare cucciolate ma allevare è qualcosa di molto differente: perché vuol dire lavorare in vista di un miglioramento della razza, una vera selezione.
Nessun cane è perfetto e il bravo allevatore conosce i pregi ed i difetti dei propri soggetti e cerca con gli accoppiamenti giusti di valorizzare i punti forti, di mantenerli e allo stesso di mediare e migliorare i punti deboli. Questo sia che si tratti di una selezione morfologica (quindi basata sull’aspetto esteriore, sulla bellezza) che di una selezione caratteriale.
Nessuno dei due aspetti andrebbe dimenticato, così chi alleva cani “da bellezza” dovrebbe sempre tenere conto degli aspetti caratteriali ed istintuali e chi seleziona cani da lavoro dovrebbe tenere sempre d’occhio il “tipo” (cioè l’aspetto) che quella razza dovrebbe avere.
Tutto questo non ha un costo sulla carta, ma ha un immenso valore ed è il vero lavoro che andiamo a “pagare” quando compriamo un cane.

Arrivati alla scelta del maschio bisogna mettere in conto il costo della monta (che varia da 800 a 1500€ circa), se si fa con inseminazione bisogna sommare i costi della spedizione e del veterinario che farà l’inseminazione.
Prima dell’accoppiamento si fanno i test del progesterone (per capire se è il momento giusto per l’accoppiamento) che hanno un costo di almeno 25€ l’uno (se ne fanno almeno due). Quando il maschio è lontano bisogna calcolare il costo del viaggio per raggiungerlo e la permanenza per almeno uno o due giorni. Si attendono dai 25 ai 30 giorni dopo l’accoppiamento per fare la prima ecografia e sapere se la femmina è incinta, il costo va dai 50€ agli 80€ circa.
Se il risultato è positivo si attendono ancora due o tre settimane e si fa una lastra per sapere quanti cuccioli ci sono ed anche in questo caso il costo è di circa 60€.
Quando arriva il momento del lieto evento l’allevatore avrà predisposto una zona parto, anche questo ha un costo (che però non si ripete ad ogni cucciolata ma è una tantum). Se il parto è naturale e non c’è bisogno del veterinario non ci sono altre spese, invece se per qualche ragione è necessario l’intervento del veterinario va calcolata anche questa spesa, in caso di cesareo d’urgenza si può arrivare a spendere 500€.
Una volta nati i cuccioli bisogna pensare alle spese di mantenimento (alimentazione, integratori) e al veterinario per almeno i due vaccini, più l’inserimento del microchip.
Entro 25 giorni dalla nascita della cucciolata si deve fare il “modello A” dell’ENCI per poter fare il pedigree (spesa circa 15€) ed entro i 90 giorni va consegnato il “modello B” definitivo (costo circa 20€ a cucciolo). Il costo del pedigree è quindi circa 30€ a cucciolo, capirete quindi che quello che spesso viene proposto come “sconto” per avere un cane senza pedigree non ha nessuna corrispondenza.
In conclusione, quando andiamo da un allevatore e chiediamo un cucciolo pensiamo sempre a tutto il lavoro che c’è dietro. Non diamo i nostri soldi a chi “fa cucciolate” a caso, accoppiando senza criterio e guadagnando molto più di quello che merita.