Una lunga storia

Il cane, mammifero carnivoro, nella sua attuale conformazione fisica e caratteriale, non si trova in natura: l’animale che amiamo e che conosciamo oggi è il “frutto” di anni di selezione: talvolta voluta e mirata altre volte una conseguenza delle necessità legate al lavoro e al compito che l’uomo gli affidava.

Dire “in natura, il cane…” è un ossimoro: si può parlare di lupi in natura, di canidi selvatici e di animali di specie diverse ma con simili attitudini, non di cani però. Il cane, per come lo conosciamo oggi, non ha assolutamente nulla a che fare con la vita autonoma e selvatica, molti dei nostri amici a quattro zampe non sarebbero in grado di sopravvivere dovendosi procurare cibo, riparo, proteggersi dagli attacchi di altri predatori e vivere in libertà dove le condizioni sono difficili.

Come è arrivato questo animale nelle nostre case?

Come è finito a dormire su un morbido cuscino, al caldo e con qualcuno che lo protegge?

Nessun altro animale ha fatto una tale evoluzione a fianco dell’uomo. Da molto tempo si ritiene valida la teoria che vede il cane come discendente del lupo o dello sciacallo (o entrambi) e che abbiano quindi avuto origine le razze primitive da questi animali e dalle quali poi si sarebbero ulteriormente evolute le razze che conosciamo oggi.

E’ stata elaborata (ma non scientificamente provata) la teoria neotenica, cioè il fenomeno evolutivo per cui negli individui adulti permangono delle caratteristiche dell’età giovanile, ancora oggi sostiene che il cane sia una forma neotenica del lupo: potremmo quindi associare le varie razze canine ad uno stadio neotenico, corrispondente ad un precisa età di sviluppo di vita del lupo dal cucciolo all’adulto.

Per fare un esempio pratico: i cani che da adulti presentano dei caratteri fisici (orecchie pendenti, pieghe cutanee, muso corto e tratti arrotondati) e comportamentali (basso temperamento, forte attaccamento alla famiglia e poco spirito di iniziativa) simili al cucciolo di lupo si trovano nel primo stadio, detto "del cucciolo", i soggetti invece che presentano caratteristiche simili al lupo adulto (molto indipendenti, buoni ululatori, ottimi predatori) si trovano nel quinto stadio, detto “del lupo adulto”.

Consiglio, in proposito alla storia ed evoluzione del cane, di leggere gli scritti dei coniugi Coppinger..

Studi più recenti parlano di una storia che inizia 15 mila anni fa nelle steppe dell’Asia Centrale: le analisi sulle ossa ritrovate hanno datato in questo modo e tempo la differenziazione dal lupo..

Alcuni fattori possono aver contribuito a spingere questi animali verso l’uomo, in primis la diminuzione delle prede (che erano simili per entrambi) dovuta al cambiamento del clima ma anche all’aumento degli esseri umani e in secondo luogo la facilità di trovare cibo e calore dai “resti” di ciò che gli umani lasciavano e seguendoli negli spostamenti. I soggetti che si avvicinavano per queste ragioni erano quelli meno abili nella caccia e meno timorosi dell’uomo e che, spinti dalla necessità, hanno iniziato a trovare cibo, riparo e a fornire una sorta di protezione ed aiuto.

Nel corso degli anni l’uomo ha tenuto con se, nutrito e allevato quei soggetti che si dimostravano più docili, meno aggressivi, più abili nell’aiuto a caccia e nella guardia: questa era una prima, istintiva, forma di selezione.

Quello che è successo nella storia della nostra amicizia non è poi molto diverso da questo iniziale processo, la razze hanno cominciato a distinguersi proprio per quelle che erano le loro attitudini prevalenti si selezionano così i cani da guardia, i cani da conduzione del bestiame, i cani da guardia dei greggi e delle mandrie, i cani da difesa, i cani da caccia con le loro specializzazioni, pista, seguita, tana, riporto.

Bisogna attendere l’ottocento perché si vedano i primi cani da compagnia, da salotto e le prime mostre canine. I più abili nel creare razze canine lavorando con la selezione sono stati gli inglesi, a loro dobbiamo la nascita di molte razze storiche e tutt’ora allevate in tutto il mondo.

Oggi a livello globale si allevano e selezionano più di 400 razze diverse, in gran parte riconosciute dalle federazioni internazionali, altre invece ancora quasi sconosciute.

Questa lunga storia di coevoluzione ci deve insegnare che tutti i cani sono stati selezionati dall’uomo, non c’è nulla di “naturale” nel cane e non dobbiamo guardare al lupo che vive libero in natura per rispondere alle domande che ci poniamo sui nostri amici quadrupedi.

Inoltre è molto importante che ci rendiamo conto e non ci dimentichiamo mai per cosa sono state allevate le diverse razze, questo ci dirà tantissimo del loro aspetto fisico e dei loro comportamenti ed è rispettando queste attitudini che avremo rispetto del nostro cane ed avremo una felice convivenza.

Non possiamo lamentarci di un Jack Russel che scava e rincorre piccoli animali, è un cane da caccia abilissimo con gli animali da tana, o di un labrador che si butta ovunque ci sia acqua e ama camminare con oggetti in bocca attirando l’attenzione, o di un instancabile Border Collie che è nato per lavorare tutto il giorno nelle colline del Regno Unito conducendo le pecore, o di un segugio che vive sempre con il suo naso a terra e inseguendo per noi incomprensibili tracce.

Solo la conoscenza delle razze ci permetterà di scegliere il cane più adatto al nostro stile di vita ed allo stesso tempo di rispettarlo consentendogli di scaricare la tensione appagandolo, facendogli fare quello per cui per secoli è stato selezionato.

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